LA RIEVOCAZIONE STORICA
Partita in via sperimentale nel 2002, la Rievocazione Storica della visita a Pomposa dell'imperatore Ottone III ed il rilascio del diploma in cui vengono sanciti i privilegi imperiali all'Abbazia e la sua autonomia da tutti i centri di potere politico e religioso circostanti, ha raggiunto nelle ultime edizioni, ottimi risultati, sia di qualità, sia di partecipazione di pubblico.
La formula di "POMPOSIA IMPERIALIS ABBATIA" è quella di un corale coinvolgimento delle Associazioni locali, per l'animazione e la rappresentazione sia di episodi famosi ed importanti nella storia di Pomposa, sia di esempi di vita quotidiana attorno all'anno mille.
Centinaia le comparse in costume dell'epoca impegnate per tutta la giornata a ricreare la suggestione di un ritorno alle origini della vita presso l'Abbazia.
Per l'intero Week-end 5/7 giugno, l'area pomposiana viene interessata da un fiorire di iniziative, che vanno dall'allestimento di accampamenti militari, di un villaggio di contadini, di un borgo di pescatori all'esibizione di arcieri e sbandieratori e alla rappresentazione di episodi di vita monastica. Dimostrazioni di antichi mestieri, punti di ristoro con prodotti tipici, mercatini medievali ed animazione musicale a tema, accompagnano visitatori e turisti alla scoperta di un mondo ancora ricco di grande suggestione.
Si tratta di un'iniziativa sicuramente molto interessante dal punto di vista turistico, proprio perché offre un'occasione irripetibile e di buona qualità per conoscere la storia dell'isola pomposiana, in un periodo stagionale, particolarmente vocato per le gite e gli spostamenti.
Ogni anno la rievocazione storica è dedicata ad un evento o un personaggio che per la sua importanza ha reso celebre l'Abbazia: l'imperatore Ottone III, che la rese autonoma da tutti i centri di potere politico e religioso circostanti, ma anche Dante Alighieri, fermatosi qui durante il suo peregrinare per l'Italia, e Guido D'Arezzo, monaco pomposiano, inventore delle note musicali.
La rievocazione storica vuole proprio far rivivere l'anno mille che per Pomposa fu un tempo di splendore e di grande fermento spirituale e religios
COMACCHIO
Lla piccola Venezia, fondata in una laguna, la città ora è attraversata da canali e sormontata da ponti. Un tempo questi ponti servivano da tramite ai tredici isolotti che costituivano il paese stesso. Essi rappresentavano, ed anche tutt'ora, dei veri e propri monumeti. Tuttavia questi sono solo una parte delle ricchezze storiche della cittadina. Basti pensare che con il dominio della Chiesa ravennate restano oggi ben cinque delle tante chiese sorte in periodi storici diversi. Si può dire che Comacchio vide il suo massimo splendore nel periodo rinascimentale, come ne testimoniano appunto, i suoi numerosi monumenti, come il Ponte dei Trepponti, il Duomo, la loggia del grano, Palazzo Bellini e tanti altri.
LE VALLI DI COMACCHIO
Nacquero intorno al X secolo a causa dell'abbassamento del suolo (subsidenza) e all'impaludamento della zona costiera. Inizialmente le Valli erano di acqua dolce, che proveniva dalle ricorrenti alluvioni dei fiumi. A partire del XVI secolo si riempirono progressivamente di acque marine, fornendone l'aspetto, che conservano ancora oggi, di valli salmastre L'estensione delle Valli, circa 73.000 ettari, venne progressivamente ridotta a seguito di varie bonifiche, Il territorio si estende attualmente per oltre 13.000 ettari che vanno da Comacchio al Fiume Reno ai quali si aggiungono le valli a Nord e quelle di Ostellato e di Argenta. Si tratta di un complesso lagunare/palustre e costituiscono una delle zone umide più estese in Italia. Sono ricche di flora autoctona e di svariate speci di uccelli che qui vivono e nidificano. Sono inoltre famose per le anguille uno dei pesci più misteriosi della terra.
L'ABBAZIA DI POMPOSA
L'Insula Pomposiana" era in origine circondata dalle acque (del Po di Goro e di Volano e del mare). Si hanno notizie di un'abbazia benedettina di dimensioni inferiori a quella attuale, a partire dal nono secolo, ma l'insediamento della prima comunità monastica nell’Insula Pomposiana" risale al sesto secolo, fondato in epoca longobarda dai monaci di San Colombano che vi eressero una cappella. L' attuale Abbazia venne consacrata nel 1206 dall'abate Guido. Fino al secolo quindicesimo l'abbazia godette di proprietà, sia nei terreni circostanti,sia nel resto d'Italia grazie alle donazioni, poi ebbe un lento declino dovuto a fattori geografici e ambientali come la malaria e l’impaludamento causato anche dalla deviazione dell'alveo del Po (rotta di Ficarolo, 1152). Ebbe una grande importanza per la conservazione e la diffusione della cultura durante il Medioevo grazie ai Monaci amanuensi che vi risiedevano. In quest'abbazia, il monaco Guido d’Arezzo inventò le note musicali moderne. ll monastero venne abbandonato e poi soppresso dal Papa nel 1683, nel 1802 venne acquistato dalla famiglia ravennate Guiccioli, per poi essere riacquistato dallo stato alla fine del 1800.
MESOLA IL CASTELLO E IL BOSCO
Piccolo centro rurale al limitare del confine fluviale con il Veneto, ha origine medievale su terreni di recentissima emersione. Entrato a far parte dei beni estensi alla fine del XV sec. è dominato dalla mole del maestoso Castello progettato da Giovan Battista Aleotti. Voluto da Alfonso II d'Este, ospitò la corte in grandi feste e banchetti negli ultimi decenni del Cinquecento. Ancora cinto in parte dagli edifici di servizio, stava un tempo al vertice del triangolo di muraglia (per un perimetro di 12 chilometri) che cingeva il bosco, ove si svolgevano le ricchissime battute di caccia dei duchi di Ferrara, è attualmente sede di numerose attività espositive e del Centro di Educazione Ambientale. Non lontano sorge il centro di Santa Giustina, borgo di servizio costruito negli anni Cinquanta dall'Ente Delta Padano nell'ambito dell'applicazione della legge-stralcio di riforma agraria. Si noterà la tipologia architettonica, che si trova in tutti gi edifici di residenza degli assegnatari della riforma, disseminati nella campagne circostante. Caratteristica è l'idrovora della Balanzetta (sec. XIX), alla confluenza dell'omonimo collettore con il Canale della Falce, tra la strada Corriera e il Gran Bosco della Mesola. Nelle vicinanze, tra Massenzatica, Italba e Monticelli, si ritrova anche un altro piccolo comparto di grande interesse geologico: si tratta delle Dune del Moraro, un relitto dell'antico cordone litoraneo di epoca etrusca (VI-III sec. a.C.), esteso circa 50 ettari.
LA TORRE ABATE
Il piano delle conche risale all'inizio del Seicento e fu realizzato in prossimità dello sbocco a mare del Canal Bianco. Il deflusso delle acque era controllato da un sistema di porte vinciane ancorate a robusti pilastri a cuneo. La parte superiore fu costruita in epoca di poco successiva, probabilmente su progetto di Luca Danese, architetto ravennate cui si deve anche la realizzazione di Trepponti a Comacchio. La torre è ubicata a est degli abitati di Mesola e Bosco Mesola, non lontana da pinete, boschi e piccoli stagni, che rendono interessante la zona anche dal punto di vista ambientale. Pochi chilometri a mare, sul Canal Bianco, sorge Torre Palù e più a sud, non lontano da Pomposa, è la chiavica dell'agrifoglio, importanti testimonianze del sistema di regolazione delle acque nel XVII e XVIII secolo. Nelle vicinanze del Gran Bosco della Mesola, dalla strada della Vecchia Corriera, è visibile l'impianto idrovoro della Balanzetta, realizzato nel XIX secolo.
IL DELTA DEL PO
Un mosaico della natura, in cui la biodiversità è l'insieme di tessere che lo compone. Navigare nel delta significa vivere la natura incontaminata, navigare in un paesaggio che si è creato nel corso dei secoli con il lento e a volte impetuoso scorrere del fiume. Oasi di Pace e tranquillità ricca di flora e fauna. Scoprire gli angoli più nascosti e suggestivi del delta, navigando lentamente sul fiume ormai al termine della sua grande corsa, gli stretti canali, gli argini secolari ricoperti di canne palustri, habitat naturale di numerose speci di uccelli, un paradiso per gli amanti del Birdwatching. Ma dove il grande fiume raggiunge il grande mare, isole, scanni, allevamenti di cozze e vongole si alternano in un paesaggio che varia ogni giorno.
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