MARCHE - Pesaro - Gradara

Capodanno degli innamorati a Gradara

  • Medium
  • Agriturismo
  • 3 giorni / 2 notti
  • 3 stelle
  • Come da Programma

C'era una volta una nobile fanciulla chiamata Francesca...
Potremmo iniziare così il nostro racconto, ma non è una favola, bensì una storia vera. Paolo e Francesca sono due personaggi realmente esistiti e non figure romantiche come Giulietta e Romeo. Gradara è da sempre luogo di amori proibiti: in questo antico borgo storia e leggenda si fondono e creano il mito eternato da Dante nel V canto dell'Inferno della Divina Commedia. Qui l'amore di Paolo e Francesca sopravvive anche dopo la loro morte, per rendere omaggio agli innamorati.

Dettagli

Pacchetto 3 giorni e 2 notti - Arrivo il 31/12 con partenza il 02/01:
- 2 pernottamenti
- Servizio di mezza pensione
- Ricca cena di fine anno e bottiglia di spumante in camera
- Visita guidata e ingresso alla Rocca di Gradara, camminamento di Ronda e Museo storico delle torture
- Pulizie giornaliere
- Biancheria da letto e da bagno
- Riscaldamento

Struttura

Edificio dei primi del '900 ristrutturato, con 43 ettari di terreno collinare, è caratterizzato soprattutto da una cucina creativa e genuina: particolare nel gusto e tradizionale negli ingredienti. Nella tavola ritroverete come una volta il pane appena sfornato, la pasta ed i biscotti fatti in casa. Il casale coniuga inoltre la vista-mare della Riviera Romagnola con la veduta delle splendide colline del Montefeltro. Sarete alloggiati in camere arredate in modo semplice e funzionale ricavate da una struttura interamente ristrutturata utilizzando materiali di recupero di rustici che risalgono ad alcuni secoli addietro. Da scoprire, i castelli di Gradara e di San Leo e le città di Urbino e di San Marino. Cibi genuini, buon vino e vasti panorami vi abbracceranno in cima alla collina, fra ombrosi ulivi e freschi silenzi. Immersi in una natura antica, ma a pochi passi dalla Riviera Romagnola e dalle pendenze del Montefeltro, goderete appieno della pacifica vita contadina.

Camere

Arredate con mobili comodi e moderni, ma dallo stile tradizionale, al piano superiore si apre la zona notte con otto camere tutte provviste di bagno privato e televisione. In ogni camera sono presenti quadri dell'artista partenopeo Luigi Gentile e di altri artisti locali, che si accompagnano ad una serie di quadri ad illustrazione raffiguranti la vita in campagna. E' inoltre presente in ogni camera una composizione fotografica che presenta le zone più interessanti da visitare nei dintorni.

Ristorante

Il salone ristorante ha una capienza di 90 posti a sedere, accesso dall'esterno per i disabili e uso bagno separato per uomini, donne disabili. La sala è arredata con oggetti della tradizione contadina pendenti dal soffitto, tendaggi mobili a creare privacy, manufatti artigianali ed un'esposizione permanente di quadri ad illustrazione raffiguranti fiabe per bambini. Il tutto è illuminato da una serie di lampade artigianali che creano un'atmosfera magica e riservata.

Dintorni

L'agriturismo sorge all'interno di un importante quadro naturale e culturale. L'entroterra marchigiano regala panorami indimenticabili, escursioni mozzafiato, ambienti ed eventi da non perdere, a partire dalla serie di castelli del Montefeltro, per poi passare ai diversi musei sparsi per le varie città; ma ci sono anche luoghi per riposarsi e per godere di una pace che solo la natura può regalare, come terme, parchi, laghi. Per momenti più movimentati, invece, la vicina Riviera Romagnola sarà un punto di riferimento fondamentale con le sue luci sfavillanti per tutta la notte.

Roccaforte di Gradara

A pochi chilometri dalla Riviera Romagnola, nell'incantevole scenario medioevale del borgo di Gradara, si erge su un colle la Roccaforte. Costruita a 142 m sul livello del mare al confine tra Marche e Romagna in posizione strategica e dominante dista 25 km da Rimini, 13 da Pesaro, 3 dalla statale Adriatica. A tutti quelli che la raggiungono piace rievocare il tempo antico mentre si compie il giro sulle merlate mura e si supera il ponte levatoio e si incontra l'elegante cortile. Le sale interne ricordano gli splendori delle potenti famiglie che qui hanno governato: Malatesta, Sforza e Della Rovere. Ricordiamo inoltre la doppia cinta muraria ed i tre ponti levatoi che resero pressoché inespugnabile la possente Rocca malatestiana.

Dove siamo

Uscita autostrada A 14 Cattolica, immettersi sulla statale SS16 direzione Pesaro, uscita Gradara; seguire le indicazioni per il centro storico e alla prima rotatoria girare a destra (Via S. Giovanni); entrare in Via Serra.

COMPRESO NELLA QUOTA: INGRESSO E VISITA GUIDATA AL CASTELLO
!!

Date e prezzi
Prezzo
Incluso/Escluso


Prezzi:
Sono da intendersi a persona per l'intera durata del pacchetto.

La quota comprende:
- 2 pernottamenti
- Servizio di mezza pensione
- Ricca cena di fine anno e bottiglia di spumante in camera
- Visita guidata e ingresso alla Rocca di Gradara, camminamento di Ronda e Museo storico delle torture
- Pulizie giornaliere
- Biancheria da letto e da bagno
- Riscaldamento

La quota non comprende:
- Tutto ciò non compreso ne "La quota comprende".

Riduzioni:
- Bambini nel letto con i genitori gratis
- Bambini da 0 a 4 anni 50%
- Bambini da 4 a 8 anni 20%



Appunti di Viaggio

Il piccolo paese di Gradara è raccolto fra prima e la seconda cinta di mura.
Dopo il potere dei Malatesta e la tragedia di Paolo e Francesca che qui si consumò nel settembre 1289, arrivarono gli Sforza.
Nel 1494, appena quattordicenne, arriva Lucrezia Borgia, seconda moglie di Giovanni Sforza. La giovinetta, che ci viene sempre descritta come perversa e corrotta era in realtà una gaia fanciulla dai capelli d'oro e dagli occhi azzurri che subiva l'influenza del padre: il terribile Papa, Alessandro VI Borgia.
Il genitore obbligava la giovane figlia a lasciare il precedente marito ed a sposarne di nuovi per i suoi loschi intrighi.
Gli sposi che non volevano lasciare Lucrezia finivano, come sappiamo, per essere avvelenati.Infatti nel 1497, per volere del Papa, fu sciolto il matrimonio con Giovanni Sforza e quest'ultimo ebbe salva la vita perché accetto di firmare un documento in cui ammetteva (falsamente) di essere impotente. Dopo un breve periodo di dominazione del fratello di Lucrezia, Cesare Borgia detto il Valentino, arrivarono i della Rovere.
Era salito al soglio pontificio Giulio II e questi mise a governare Gradara il nipote Francesco Maria II.
Dopo la morte di Livia Farnese, vedova del Della Rovere, la Rocca venne amministrata dal papato che la concesse in enfiteusi al conte Santinelli, poi agli Omodei di Pesaro, quindi agli Albani ed infine, nella seconda metà del 1700 al marchese Mosca di Pesaro. Egli si occupò amorevolmente della costruzione ed alla sua morte volle essere sepolto nella chiesa parrocchiale di S.Giovanni Battista situata entro la seconda cita di mura.
La Rocca divenne proprietà comunale e questi nel 1877 la cedette al conte Morandi Bonacossi di Lugo. Nel 1920 l'Ing. Umberto Zanvettori di Belluno, ma residente a Roma, la comperò per tre milioni di lire e nelle sue abili mani essa rinacque! Chiamò collaboratori di fama quali gli architetti Ferrari e Giovannoni. Così con un preciso e delicato restauro si collegò a quello compiuto quattro secoli prima da Giovanni Sforza.


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