In breve la Storia
L'Albania è un piccolo Paese che ha una superficie equivalente a quella di Piemonte e Valle d'Aosta. E' un Paese che ha 3 milioni di abitanti di cui 800.000 residenti nell'area metropolitana di Tirana.
Gli albanesi rivendicano la propria discendenza dalle popolazioni illiriche che abitarono i Balcani occidentali a partire dal II millennio a.C.
I coloni Greci giunsero nella regione nel corso del VII secolo a.C. Le colonie fondate lungo il litorale adriatico sono ancora oggi visibili in tutta la loro importanza: Epidamnos l'odierna Durazzo, Apollonia nei pressi della città di Fier e ed il Parco Archeologico di Butrinto, proprio di fronte all'Isola di Corfù, raccontano una storia di commerci, scambi e intrecci culturali tipici del Mediterraneo durante l'epoca classica.
Una storia che prosegui' durante la successiva era di dominazione romana, estendendosi anche verso l'entroterra. I Romani procedettero alla costruzione di nuove vie di comunicazione, tra le quali grande importanza la Via Egnatia che univa Durazzo a Tessalonica e Costantinopoli.
In seguito alla scissione del 395 d.C. l'Albania si trovò a far parte dell'Impero Romano d'Oriente, entrando dunque nell'orbita di Bizanzio e assistendo ad una progressiva diffusione della religione cristiana.
Nella seconda metà del XIV secolo fu terra di conquista da parte della Serenissima Repubblica di Venezia e poi dagli Ottomani che avrebbero segnato la storia dell'Albania per i cinque secoli successivi.
Un grande condottiero Albanese Gjerj Kastrioti Skanderger, eroe nazionale, combattè gli ottomani tra il 1444 e il 1468 guidando i principi albanesi riuniti nella Lega di Lezha contro l'avanzata ottomana nella regione.
Le imprese di Skanderberg ebbero grande risonanza in tutta Europa, facendogli guadagnare l’alleanza del Papato e degli Stati Aragonesi dell’Italia meridionale.
Dopo la morte di Skanderberg, migliaia di albanesi in fuga dalla guerra, si rifugiarono proprio nel Regno di Napoli e Sicilia dando cosi’ vita a quelle consistenti comunità di albanesi che tuttora si incontrano nelle regioni del Sud Italia.
Con lo scoppio della Prima Guerra Balcanica nel 1912, i delegati di tutto il Paese guidati dal patriota Ismail Qemal si riunivano a Valona per proclamare l’Albania “Stato indipendente e sovrano” scegliendo l’antico vessillo di Skanderberg, l’aquila nera bicefala, come emblema nazionale, simbolo anche dell’Impero Romano e Bizantino
Ma con la Prima Guerra Mondiale l’Albania cadde nel caos e nel 1925 venne nominato Presidente della nuova Repubblica d’Albania Ahmet Zogu che successivamente nel 1928 si auto-proclamò Re degli albanesi.
Gli anni successivi furono segnati dal graduale ed inarrestabile incremento dell’influenza dell’Italia fascista sul Governo di Tirana. L’amicizia tra i due Paesi e gli aiuti economici e finanziari elargiti da Roma durante gli anni ’30 diventarono nel 1939 il viatico per una vera e propria invasione militare.
Gli anni di occupazione italiana furono però per l’Albania anche un periodo di forte sviluppo delle infrastrutture e di modernizzazione dello stato. La città che maggiormente beneficiò fu Tirana, già sede del Governo dal 1920 quand’era una cittadina di poco più di 10.000 abitanti.
In breve periodo divenne un’autentica capitale grazie ai progetti di urbanisti e architetti italiani che ne disegnarono l’intero impianto monumentale ed i principali assetti viari attorno alla principale piazza Skanderberg
La lotta della Resistenza svolta dal Partito Comunista d’Albania nl 1944 liberò Tirana e impose il proprio potere sulle successive elezioni dell’Assemblea costituente.
Nel 1946 fu proclamata la Repubblica Popolare d’Albania ed il Segretario del Partito Comunista Enver Hoxha fu nominato capo del Governo. Ebbe cosi’ inizio e l’esperienza del Regime Comunista più lungo d’Europa, fino al 1991
Finalmente con il nuovo millennio è l’inizio di un periodo di duratura crescita economica e di netto miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. L’alternanza democratica delle coalizioni politiche di governo, gli investimenti degli emigranti, l’avvio di nuove realtà imprenditoriali e produttive, lo sviluppo delle strade, delle infrastrutture e dei collegamenti commerciali interni al Paese e con il resto d’Europa sono stati negli anni alcuni dei fattori che hanno contribuito alla straordinaria trasformazione dell’Albania di oggi, che ha ormai intrapreso il proprio cammino di integrazione europea.
La modernizzazione riguarda ormai l’intero Paese, migliaia di nuove case in costruzione, inuovi Hotel, ristoranti, negozi e centri commerciali sono i segni più evidenti lasciati in quest’ultimo decennio di crescente benessere.
Vuoi maggiori informazioni su questa offerta?